Spettacolo

“O surdato ‘nnamurato” dei piccoli cantanti e musicisti, in 48 davanti alla telecamera: IL VIDEO

Scritto da Peppe Nacci

L’Orchestra Giovanile e il Piccolo Coro Voci Bianche dell’associazione Punto di Valore hanno realizzato un video in cui cantano e suonano il brano napoletano. “Il nostro modo per dire che ce la faremo e che le passioni vincono sempre”

In principio erano state le ragazze, le coriste dell’associazione Punto di Valore che si erano organizzate per intonare davanti alla telecamera “Se telefonando”. Poi ovviamente, siccome “se l’hanno fatto loro lo possiamo fare anche noi”, le richieste ai maestri si sono moltiplicate: perchè la musica unisce, trasmette gioia e soprattutto fa stare bene, anzi benone, chi la fa. E così anche i più piccoli cantanti e musicisti hanno voluto realizzare un video in tempi di quarantena e suonare insieme. Come fanno da sette anni nei locali della parrocchia del Carmelo a Termoli dove l’associazione è nata e ha trovato una casa, grazie all’aiuto di don Ulisse Marinucci, che all’epoca ha creduto in loro, nella forza della musica, del lavoro di squadra, dell’impegno dei maestri. Oggi, sette anni dopo, quel lavoro continua grazie a don Gianfranco Mastroberardino che l’eredità di don Ulisse se l’è presa e continua a portarla avanti, credendo ancora nella musica. “A loro il nostro grazie”, le parole dei maestri.

“E’ stato un effetto domino, a catena – rivela ovviamente al telefono il maestro Gianluca De Lena che con i colleghi Basso Cannarsa e Alessandro Di Palma ha realizzato il progetto – hanno visto le colleghe più grandi e ci hanno chiesto di poterlo fare anche loro. Così ci siamo messi all’opera”.

Qualche giorno dopo, ecco l’opera finita: un video di quasi cinque minuti in cui 48 ragazzi e bimbi, tra musicisti e coristi hanno cantato e suonato il brano “O surdato ‘nnamurato”, classico della tradizione napoletana. “Perchè questo brano? – racconta ancora il maestro – perchè la storia d’amore di due persone ci è sembrata adatta a raccontare la lontananza dall’amore, dalle passioni, come può esserla quella per la musica, per le attività musicali che i ragazzi portano avanti durante l’anno e che in questo periodo sono interrotte. E’ il nostro modo per dire che ce la faremo, che ne usciremo, che siamo distanti ma uniti”.

Con gli strumenti che suonano ogni giorno, flauto traverso, flauto, chitarra classica, sassofoni, clarinetti, trombe, percussioni, pianoforte e basso elettrico si sono registrati davanti alla telecamera, cuffie alle orecchie e hanno suonato. Anche i più piccoli cantanti del Coro di Voci Bianche, che hanno dai 7 ai 10 anni, si sono divertiti a cantare in questo modo.

Grazie poi alle mani magiche di un allievo, Giuseppe Mastromatteo, i video individuali sono diventati un video unico, preciso e perfetto. “Giuseppe suona tutti gli strumenti, è un polistrumentista bravissimo e ha le mani d’oro con il computer, ha fatto un grandissimo lavoro di montaggio e ha realizzato tutto questo, è grazie a lui che ce l’abbiamo fatta”.

Coro e musicisti punto di valore

Questa mattina, sabato 25 aprile in occasione della Festa della Liberazione, appuntamento alle 11 su Youtube per la pubblicazione ufficiale del video. ” Abbiamo scelto questa giornata anche perchè il nostro vuole essere un messaggio di speranza, per dire che ce la faremo, che saremo liberi. E devo poi rivelare – racconta ancora il maestro De Lena – che abbiamo saputo dai genitori che i bimbi guardandosi sullo schermo si sono commossi, per loro è stato come andare in televisione, per questo evento si sono preparati in grande, hanno chiesto alle mamme di poter indossare il vestito più bello e di avere i capelli ordinati”.

“Purtroppo non tutti sono riusciti a partecipare al video e a registrarsi, altrimenti sarebbero stati in 70. Questo ci dispiace. Ormai abbiamo preso la mano con questi video, non è detto che non ce ne siano altri e che tutti possano partecipare” – conclude con un filo di suspance il maestro. E chissà che nelle prossime settimane non arrivino nuovi video dei piccoli grandi coristi e musicisti.

 

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Peppe Nacci

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