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IL SUICIDIO DELL’OPERAIO DELLA DITTA COLBACHINI DI SAN’URBANO.

Scritto da admin

Ho taciuto, per giorni, la mia indignazione, per il rispetto della morte dell’operaio suicida per il brusco suo licenziamento dal lavoro da parte dell’azienda Colbachini di Sant’Urbano.

Con la motivazione, a suo dire, di aver abusato della legge 104.

Inorridisco della motivazione! Non spetta all’azienda, ma agli organi pubblici a ciò preposti.

Se così fosse ci troveremmo di fronte ad una illegittima attribuzione di poteri di verifica e controllo da parte di chicchessia, che nel caso specifico spettano allo Stato.

Come anche far “sorvegliare” da agenti privati propri dipendenti per controllarne la vita privata, per  poi prendere decisioni unilaterali, senza segnalare il caso alla Magistratura.

L’azienda, a mio avviso, è andata oltre le proprie attribuzioni violando la libertà personale del dipendente.

Forse l’azienda ignora che i propri profitti derivano dal contributo determinante dei propri dipendenti che col loro lavoro permettono al datore di lavoro di “arricchirsi”.

 Il Sindacato ha il dovere-obbligo di segnalare all’autorità giudiziaria le evidenti gravi violazioni di legge da parte del titolare dell’Azienda.

Il fatto ha sicuramente favorito la tragica decisione del dipendente, frastornato dal brusco quanto illegittimo suo licenziamento, di togliersi la vita di fronte ad una palese gravissima ingiustizia nei suoi riguardi.

A mio parere dovrebbe configurarsi, per questo  l’intervento d’ufficio della Magistratura.

Michele Russi

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