Attualità

Contatto Cosmico – di Giuseppe Nacci di Trieste

Scritto da Peppe Nacci

La bianca Cattedrale d’acciaio fluttuava silenziosa nel Vuoto interstellare, spinta all’inverosimile dai suoi quattro potenti motori a Fusione Fredda che convogliavano l’energia immensa ottenuta dall’atomizzazione del Deuterio nel “Reticulum” di Palladio delle tre grandi Testate “Fan Beam” dei quattro Reattori H.E.A.D., vero “Fuoco di Prometeo”, erogando uno spaventoso Vento Solare che veniva così espulso oltre gli ugelli di scarico dell’Astronave, spingendola alla velocità stimata di 99.8 per cento di quella della Luce…

Quarant’anni dopo la partenza dalla Terra, il Primo Viaggio Interstellare mai tentato prima dall’Uomo stava ormai per concludersi…

Avevano circumnavigato l’intera Galassia, coprendo una distanza di 350.000 ANNI-LUCE TEMPO-TERRA, ma impiegando soltanto 40 anni TEMPO-NAVE….

Erano letteralmente usciti fuori dalla Galassia, sparati in piena Curvatura Spazio-Tempo di Schild-Einstein, come da manuale, e la Via Lattea infine era loro apparsa come una gigantesca Lenticchia, rigonfiata al Centro, costituita da Trecento Miliardi di Stelle, e dove risultava appena distinguibile la Regione del “Braccio di Orione”, alla cui estremità stava il loro vecchio Sistema Solare, e da cui erano partiti 350.000 anni prima, Tempo della Terra….

Adesso, triangolando la propria posizione rispetto a quella delle stelle Pulsar, che come giganteschi Radio-Fari consentivano di stimare la posizione approssimativa dell’Astronave nell’Universo circostante, l’ultimo membro rimasto dell’equipaggio stava puntando sul “Braccio di Orione”, in direzione di Antares, la Gigante Rossa, vicino all’ultima posizione stimata del vecchio Sistema Solare…

Qualcosa però non stava andando per il suo verso giusto…La codifica di ricerca impartita ai Computer di bordo era stata chiara:“…Stella Gialla di Quarta Classe, con i suoi primi quattro piccoli pianeti di tipo roccioso, di cui il terzo con una propria luna, e altri quattro giganteschi pianeti di tipo gassoso, più esterni, di cui il secondo attraversato da un grande anello. Tutti i pianeti inclinati di 62 gradi sul Piano Galattico. Non tenere conto di un eventuale nono pianeta, in realtà una semplice luna, giacente su un piano diverso…”

Ma i Computer non rispondevano correttamente…

Davano informazioni del tutto contradditorie…

L’unico Sistema Solare con otto pianeti, e tutti inclinati di 62 gradi rispetto al Piano Galattico, era un Sistema Solare Triplo, con due piccole Stelle bianche poste oltre le orbite dei primi quattro pianeti rocciosi, di cui il terzo munito persino di una luna, come se fosse stato il vecchio pianeta Terra di 350.000 anni prima…

Sembrava che non esistesse più un Sistema Solare con le caratteristiche richieste….

L’Umanità non esisteva più…

Egli era l’ultimo Uomo rimasto….

L’unico sopravvissuto del vecchio equipaggio che quarant’anni prima era decollato da Cape Canaveral, in Florida, a bordo della prima, vera Astronave costruita dall’Uomo, e che adesso stava faticosamente ritornando a “CASA”, ebbe un’improvvisa sensazione di totale e sconvolgente Abbandono di Morte, che la sua Ragione, ciò nonostante, si rifiutava ancora di accettare come reale:

Per quarant’anni aveva accettato l’idea che avrebbe incontrato una nuova Umanità, al suo ritorno, vecchia di oltre 350.00 anni rispetto a quella che aveva lasciato…

E adesso…

No.

Non poteva essere tutto finito…

Non poteva essere vero…

Da poche ore, TEMPO-NAVE, era sceso da una velocità stimata di 99.9 a quella di 99.8, consentendo in teoria anche la ricezione di segnali radio artificiali, oltre a quelli delle stelle Pulsar, queste ultime necessarie per il calcolo del Punto Cosmico…

Se avesse finalmente individuato il vecchio Sistema Solare della Terra, avrebbe allora iniziato a rallentare decisamente la velocità, impiegando almeno altri due anni TEMPO-NAVE, prima di finire lungo i margini più esterni di quella che era stata la Culla dell’Umanità…

Era verosimile che a quelle velocità più basse si sarebbero avuti i primi contatti-radio con la vecchia Terra…

Se la Terra fosse ancora esistita…

I Computer dell’Astronave, effettivamente, davano riscontro di tracce-radio di emissioni artificiali, sia pure molto deboli e distanti, e sempre provenienti dal grande “Braccio di Orione”, verosimilmente originate migliaia di anni prima…

Notò, con stupore, che i Computer delineavano adesso la traccia sfuggente di NOVE sorgenti-radio in rapido avvicinamento, assurdamente più veloci della Luce stessa…

La Radio di bordo, dopo quarant’anni di silenzio, si accese all’improvviso, facendo udire una voce metallica, simile a quella di una macchina:

Qui la U.S.S. James Cook, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Vasco de Gama, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Amerigo Vespucci, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Martin Lutero, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Jury Gagarin, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Zarathustra, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Mahatma Gandhi, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. K’ong-Tseu, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Qui la U.S.S. Hyeda No Are, della Federazione dei Mondi Uniti: identificatevi o sarete distrutti…”

Ci fu di nuovo silenzio, per qualche minuto, TEMPO-NAVE.

Poi dalla Radio, come se fosse rimbalzata da un’Astronave all’altra, giunse una voce che sembrò essere, finalmente, umana e amichevole:

Qui Terra chiama la U.S.S. Joe Biden… ben tornati a casa…”

Note scientifiche al testo

 IL Lettore sarà rimasto forse sorpreso della descrizione di un futuro Sistema Solare con il pianeta Giove e il pianeta Saturno trasformati in due piccole stelle nascenti.

Dobbiamo quindi, per prima cosa, ritornare al Cap.18 del nostro libro, scaricabile gratuitamente da INTERNET, Quarta Edizione (1), intitolato “Fisica Eretica: Flusso Catalizzatore Deuterio-Palladio sotto Campo Magnetico Pulsato” (Pag. 388), facendo riferimento ai due famosi Principi Eretici di Einstein:

 Primo Principio Eretico di Einstein: esisterà sempre una misura ultima di spazio fisico, presente nella materia sub-atomica, estremamente minima nelle sue dimensioni, e che risulterà assolutamente e totalmente indivisibile.

 

Secondo Principio Eretico di Einstein: esiterà sempre un tempuscolo temporale talmente piccolo da non poter essere più ulteriormente suddiviso.

 

 

E’ questo, in sostanza, il concetto di “Spazio-Tempo Discontinuo” di Alfred Schild (Canadian Journal of Mathematics, 1948), il quale è esattamente l’opposto di quello attualmente proclamato dalla Fisica Quantistica, secondo la quale sia il Tempo che lo Spazio sono divisibili all’Infinito, senza mai giungere, assurdamente, ad un punto-limite invalicabile.

 

Secondo Einstein, Cassani, Schild e pochi altri Fisici, esisterebbe invece un punto-limite assolutamente non superabile, pari esattamente alla dimensione fisica di circa 5E-84 metri, in sostanza il numero 5 preceduto da uno Zero, una virgola e da ben 84 altri Zeri, chiamato “Lambda-Zero”, o “Lunghezza dell’Onda Compton”, il quale corrisponderebbe alla dimensione più piccola esistente, e da cui deriva anche la possibilità di identificare un tempuscolo estremamente breve, anch’esso non ulteriormente suddivisibile, poichè dalla loro interazione si ricaverebbe il valore esatto della “Velocità della Luce”, o “Barriera della Luce”, pari a 300.000 chilometri al secondo, cioè a 3E+8 metri al secondo, dove il termine “3E+8” indica semplicemente il numero tre seguito da 8 zeri (pari anche a 3E+5 chilometri al secondo).

 

Essendo la Velocità ottenibile in base ad una certa misurazione dello Spazio (espresso in metri) DIVISO per il Tempo impiegato a percorrere tale distanza, possiamo allora ritenere che la Velocità della Luce, pari a 3E+8 metri al secondo, sia anche ottenibile in base a “Lambda-Zero”, cioè 5E-84 metri, diviso per il più piccolo tempuscolo T ipotizzabile.

 

Quest’ultimo lo possiamo pertanto calcolare in base alla semplice formula di “Lambda-Zero” (5E-84 metri) DIVISO Spazio in metri percorso dalla Luce in 1 secondo, secondo la formula

 

Tempuscolo T   = 5E-84 metri

                       3E+8 metri al secondo  

 

Questo valore, pari a circa 1,6 E-76 secondi, non risulta essere fisso, ma elastico, dovendo essere moltiplicato ulteriormente per + la radice cubica di 3/2, come ritenuto da Cassani (2).

 

In base a semplici formule ulteriori, che richiederanno l’unificazione della famosa formula di Einstein (E = m C2) con quella di Plank (6,63E-34 = Lunghezza d’onda Lambda moltiplicata per la sua Frequenza), si ricaveranno così tutta una serie di semplici formule matematiche e fisiche che porteranno ad importanti conseguenze conoscitive del nostro vero Universo, come l’impossibilità di superare la “Barriera della Luce” (2), l’impossibilità dell’esistenza dei Buchi Neri (2), l’elegante dimostrazione matematica che l’Energia Cinetica sia effettivamente un vero incremento della massa peso (2), oggettivamente misurabile, e da noi pienamente avvertibile, e quindi non relegando tale incremento della massa peso soltanto ad ipotetiche velocità spaziali di fuga vicine a quelle della Velocità della Luce. 

 

Secondo questi Studi (2), l’Inerzia e la Forza Centrifuga sarebbero poi delle vere e proprie forme di Energia “negativa”, e che ci potrebbero quindi aiutare a comprendere lo spostamento “passivo” dei Corpi Celesti, ben osservabile in Natura.

 

Tutto ciò è in evidente contrasto con il Dogma scientifico dell’attuale Fisica Quantistica, secondo la quale all’Energia non può essere associato un significato fisico “negativo”.

 

Alla luce della “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), osservando la Variazione della situazione ondulatoria nell’intorno dell’immenso Sole, sorgente in moto accelerato di Onde gravitazionali, noi possiamo ipotizzare invece l’esistenza fisica di variazioni di Energia, sia “positive” che “negative”.

 

Anche l’Inerzia è una Energia “negativa”, poiché potrebbe essere inquadrabile nel concetto di “depressione energetica”, cioè della “Buca” di Campo energetico gravitazionale di un Corpo Celeste, in base al principio che “…dove più grande sarà la velocità di rotazione di un Pianeta attorno al Sistema Solare, più profonda sarà la Buca energetica che si aprirà dietro la sua massa… (2)”.

 

L’attuale “Forza d’inerzia” dovrebbe essere quindi chiamata “Inerzia della Forza”, poiché sarebbe identificabile piuttosto in una “Forza” che si oppone all’accelerazione della massa peso del Pianeta in rotazione attorno al Sole.

 

Osservando poi l’immensità del nostro Universo, questi nuovi concetti della Fisica einsteniana, rifiutati dall’attuale Fisica Quantistica, ci aiuteranno a capire l’impossibilità da parte di una qualsiasi Galassia di superare le dimensioni di 4,5E+38 tonnellate di materia, poiché raggiungendo tale limite le Forze gravitazionali della stessa Galassia tenderebbero ad annullarsi a causa dell’instaurarsi di una vera e propria Forza anti-gravitazionale, ben presente in Natura (2).

 

Questa Forza Repulsiva determinerebbe l’impossibilità dell’esistenza dei Buchi Neri e del Big Bang, offrendoci invece una spiegazione più semplice e più plausibile della cosiddetta “Fuga delle Galassie” e anche il motivo dell’esistenza di una strana Radiazione presente sulla Banda all’Infrarosso di bassa energia, meglio nota come “Radiazione da Fondo”: in realtà la semplice traccia di miliardi di Galassie in allontanamento da noi, e quindi ormai poste al di là del cosiddetto “Orizzonte della Luce”, o “Light’s Horizon”.

 

La “Radiazione da Fondo”, erroneamente ritenuta come quella derivante da un ipotetico Big Bang, in realtà mai avvenuto (2), giustificherebbe così la nostra impossibilità di vedere l’intero Universo: la Luce viaggia infatti ad una velocità di appena 3E+8 metri al secondo, e quindi qualsiasi Galassia la cui distanza da noi superi un certo valore, non sarà mai in grado di far giungere fino a noi la sua Luce…

 

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Dallo sviluppo della “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), si giunge pure alla conclusione che attorno alla massa-limite di ogni Galassia, pari a circa 10E+38 tonnellate di materia, la Gravità dovrebbe essere nulla (2), poiché vi comparirebbe una misteriosa Forza di Antigravità, la quale inizierebbe ad agire proprio a livello delle grandi concentrazioni di Masse Galattiche.

 

Il mistero di questa strana Forza riposerebbe nel fatto che la Forza Nucleare, che tiene insieme i Protoni degli Atomi, sarebbe priva, in realtà, di Interazioni Elettriche di Repulsione (2).

 

Non esiste infatti alcuna prova scientifica che le Forze Repulsive Elettriche sussistano realmente a distanze sub-nucleari (2), paragonabili cioè a quelle di un Fermi (1 Fermi = 1E-15 metri).

 

Secondo la stessa “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), si ritiene quindi che la repulsione tra Atomi, osservabile in Natura, debba avere un’altra spiegazione, e cioè la semplice “Forza Centrifuga” fra Protoni, dando così alla Struttura atomica una visione più moderna della sua vera architettura (2).

 

Due Protoni potrebbero quindi facilmente avvicinarsi fra loro, a qualche Fermi di distanza (1E-15 metri), raggiungendo le dimensioni favorevoli per la nascita di un atomo di Deuterio, o costituire altre associazioni come l’Idrogeno atomico, l’Elio e altri tipi di Atomi (2).

 

Ad esempio, il Deuterio non sarebbe costituito da un Protone e da un Neutrone, ma semplicemente da 2 Protoni e da 1 Elettrone, tutti a struttura di tipo ondulatorio (Evolvente Sferica), con Orbita di Risonanza e Struttura Ondulatoria dei 2 Protoni e dell’Elettrone (2).

 

Questo fatto, secondo Cassani (2), potrebbe allora giustificare la Fusione Fredda, dimostrata da Fleischmann e Pons nel 1989 (3), e di cui ben riferisce anche Germano (4) nel suo interessantissimo Testo del 2003 con gli sviluppi successivi.

 

Nel Modello Ondulatorio Trilobato della stessa “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), il Protone diventa quindi il limite stabile naturale della famiglia dei Mesoni.

 

Le particelle dotate di massa sono il prodotto della massa dell’Elettrone moltiplicata per l’inverso della Costante di Struttura Fine (=137) e per n, dove n corrisponde al quoziente di numeri interi (2) …

 

Nel modello ondulatorio trilobato di Cassani (2), se il Protone è il limite stabile naturale della famiglia dei Mesoni, allora esso si è prodotto in una condizione nuova di risonanza, al limite estremo della Precessione dei 3 lobi, caratterizzato da:

 

136 x (3 x 3 x 3) = 136 x 27 = 1836

                 2                       2

 

Questa semplice correlazione matematica potrebbe così finalmente identificare il preciso rapporto tra la massa del Protone e quella dell’Elettrone, a lungo ricercato dagli Studiosi, e che Cassani ha elegantemente esposto nelle parti finali del suo fondamentale Testo di Fisica (2).

 

Anche la stessa natura del Muone, ed il suo preciso peso atomico, leggermente diverso da quello attualmente ritenuto dalla Fisica Quantistica, e come pure quella del Pione, potranno essere così elegantemente dimostrati, sempre secondo Cassani (2):

 

Massa del Muone = Massa Elettrone x 3/2 x 137

 

Massa del Pione = Massa Elettrone x 3/2 x 4/3 x 137

 

Esisterebbe allora, secondo Cassani, una nuova particella, che da parte nostra definiamo “Particella di Cassani”, che nascerebbe dalla trasformazione del primo Elettrone libero nell’Elettrone trilobato del Neutrone (2):

 

Cassani’s Particle Mass = Electron Mass x 3/2

 

Le sequenze espresse nelle diverse variazioni delle rispettive lunghezze d’onda saranno pertanto, sempre secondo Cassani, le seguenti (2):

 

Lambda Cassani’s Particle = Lambda Elettrone x 2/3

Lambda Muone = Lambda Elettrone x 2/3 x 1/137

Lambda Pione = Lambda Elettrone x 2/3 x ¾ x 1/137

 

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Da tutto ciò risulta che la materia atomica potrebbe quindi formarsi in maniera estremamente semplice, non essendo più necessaria la presenza di altissime temperature, né l’esistenza di un ipotetico Big Bang primordiale, e giungeremmo quindi alla conclusione che le stelle non sarebbero più necessariamente obbligate a morire dopo aver esaurito le loro immense riserve di Idrogeno atomico, e poi quelle di Elio e degli altri elementi atomici superiori, per il semplice motivo che l’Idrogeno atomico verrebbe prodotto di continuo da loro stesse (2).

 

Se la creazione di materia risultasse di quantità moderata, il Corpo Celeste potrebbe evitare un’eccessiva concentrazione di questa nuova massa al suo interno, ponendosi in moto rotatorio, ciò allo scopo di allontanare dal suo Centro gravitazionale questo “surplus” di materia prodotta, sfruttando l’azione centrifuga (2).

 

                                               ———————-

 

Questo movimento rotatorio è particolarmente evidente osservando le Galassie, al cui centro si trova l’ambiente più favorevole alla creazione di nuova materia, dato che il centro di ogni Galassia è il centro di simmetria del più grande agglomerato di materia e di radiazione esistente in quella parte dell’Universo (2).

 

Nel centro di ogni Galassia, dove maggiormente si faranno sentire i Campi gravitazionali di milioni di Stelle componenti la Galassia stessa, la produzione di materia sarà particolarmente elevata, e si potranno così verificare reazioni termo-nucleari a catena incontrollabili, determinando potenti esplosioni stellari all’interno della stessa Galassia, tendenti a ridistribuire la nuova materia prodotta nello spazio circostante, in dipendenza di questa strana Forza Antigravitaria che inizierà così a farsi sentire, in base alle specifiche condizioni di densità e di distribuzione della massa presente nell’interno dell’Ammasso stellare (2).

 

La risposta per rotazione alla Forza Antigravitaria suggerisce quindi un legame fra le Galassie sferiche e quelle ellittiche che portano così alle Galassie a spirale, giustificandone la loro struttura (2).

 

Sappiamo anche dalla Fisica astronomica che nel centro di ogni Galassia, quando questa è sferica o a spirale, si trovano i punti a più alto valore energetico, sia per quanto riguarda il Campo gravitazionale che per il Campo di radiazioni elettromagnetiche presenti in essa.  

 

Il luogo più favorevole per la nascita di una nuova Stella sarebbe quindi nei centri gravitazionali delle Galassie dove la densità di materia allo stato di Plasma nucleare risulterebbe molto alta, e dove verrebbe compressa dalle Onde gravitazionali di milioni di stelle presenti attorno alla zona centrale di ogni Galassia (2).

 

La stella sarebbe quindi il prodotto del collasso di un Campo gravitazionale di una nube di Idrogeno atomico, sotto l’effetto di Onde gravitazionali provenienti dalle stelle vicine (2).

 

Perciò quella piccola regione di Universo diventerà sempre più ricca di nuova materia attirata dal Campo gravitazionale in aumento (2).

 

Se la massa di polveri cosmiche e di altro materiale sarà sufficientemente grande, allora la Contrazione gravitazionale continuerà pian piano ad aumentare, mentre il Nucleo inizierà a riscaldarsi rapidamente, fino a raggiungere una temperatura di diversi Milioni di Gradi Celsius.

 

Soltanto a queste temperature si innescheranno le reazioni termo-nucleari di fusione che trasformano l’Idrogeno in Elio, con liberazione di Energia in misura conseguente al difetto di massa equivalente.

 

Dobbiamo però, a questo punto, ipotizzare l’esistenza della Forza Antigravitaria, non sapendo in quale altro modo giustificare la necessaria azione repulsiva, osservabile nelle stelle, che deve aver necessariamente arrestato la progressiva contrazione gravitazionale del Corpo Celeste, portandolo all’equilibrio, e facendo così nascere una nuova stella (2).

 

La nascita dei singoli Pianeti sarebbe anch’essa ipotizzabile sulla base del semplice principio che, se la quantità di Idrogeno atomico prodotto è maggiore della perdita superficiale di materia, questa tenderà ad incrementare la sua massa (2).

 

Il progressivo accumulo di massa al suo centro produrrà poi una Contrazione gravitazionale della massa totale, provocando così un aumento della pressione e quindi un incremento della temperatura del Nucleo interno, e il Corpo stellare andrà così a strutturarsi in più Gusci di diversa composizione atomica (2).

 

Gli elementi più pesanti saranno spinti dalla Contrazione gravitazionale nel Nucleo del Pianeta, mentre le Reazioni nucleari con elementi più leggeri si trasferiranno nei Gusci più superficiali (2).

 

Viceversa, nascerà una stella quando la materia presente nel Pianeta risulterà in quantità sufficiente ad auto-sostenere le più complesse reazioni termo-nucleari di fusione degli atomi di Idrogeno in Elio (2).

 

La stella però non esaurirà mai il proprio Idrogeno, poiché nel suo Core nucleare continuerà a produrre di continuo Elettroni e Protoni, e quindi nuovo Idrogeno atomico (2).

 

E’ possibile ipotizzare che, di tanto in tanto, la Reazione di Energia radiante si trasmetterà anche al centro della stella in un specie di implosione, aumentando ulteriormente la temperatura, che andrà così ad accumulare materia ed Energia (2).

 

Più grande sarà la temperatura che consegue dall’aumentata pressione, più alta sarà la risposta alla Forza Antigravitaria, che dovrebbe quindi opporsi all’eccesso di accumulo di Energia gravitazionale indotta dalla nuova materia creata, e più forte sarà di conseguenza l’esplosione di materia e di Energia eiettata dalla nuova stella (2).

 

Osservando così le Galassie più lontane, possiamo giungere alla conclusione che il processo di concentrazione della materia pesante nel cuore delle Galassie sarà notevolmente accelerato nel caso di un’esplosione in “Nova” di qualche stella (2).

 

Così, ogni volta che si formerà troppa materia nel cuore di una Galassia, o sul suo Asse Maggiore, quando la Galassia è di tipo ellittico, ne risulterà purtroppo superato il suo punto critico, innescando allora un’azione esplosiva ancora più spaventosa della “Nova”, giungendo quindi al fenomeno della cosiddetta “Super Nova”, che determinerà l’espulsione dalla Galassia di enormi quantità di materia e liberazione di formidabili energie, facendo così raggiungere ai frammenti di tale esplosione velocità di allontanamento dal Cuore galattico molto prossime a quelle della Luce (2).

 

Queste masse globulari, che vengono espulse dalle Galassie, possono essere identificate come Centri creatori di nuove Galassie: le cosiddette “Radio-Sorgenti Quasi Stellari”, cioè le famose “Quasar”, che non sarebbero quindi la semplice traccia di un Universo primordiale, le “antenate” delle attuali Galassie, come ancora oggi affermato dalla Fisica Quantistica.

 

Le Quasar sarebbero semplicemente materia instabile originatasi da vicine Galassie, come già coraggiosamente affermato per decenni dal grande Astrofisico Halton Arp, nel suo celebre testo “Le Distanze Cosmiche e le Quasar”.

 

Tornando così alla Teoria di Cassani, si giunge alla conclusione che la massa-limite della Galassia è di 10E+41 kg di materia (2), e che attorno ad essa la gravità è nulla (2).

 

Secondo la stessa “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), l’esplosione continua o intermittente di nuova materia dal centro delle Galassie potrebbe giustificare le strane formazioni extragalattiche in banda ultravioletta di Van Den Berg.

 

La velocità e la quantità di materia espulsa dipenderanno dalla pressione e dalla densità gravitazionale della Galassia.

 

La Forza Antigravitaria agirebbe quindi in modo estremamente violento, e gli sbuffi di materia eiettata dovrebbero avere la forma d un’asta, poichè questo è l’unico modo con cui la Materia può raggiungere velocità prossime a quelle della Luce, con il risultato visibile di una classica Galassia “a spirale barrata” (2).

 

Ogni Galassia produrrebbe quindi, al suo interno, nuova materia a causa delle tremende forze gravitazionali presenti al suo centro, e sarebbe pertanto una sorta di Galassia-Madre, da cui originerebbero almeno altre due Galassie-Figlie, le quali inizierebbero a respingersi fra loro, allontanandosi in due direzioni diametralmente opposte, come facilmente osservabile dai nostri telescopi (1-2).

 

Secondo la stessa “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), alcune di queste Galassie, come la ss433, potrebbero far raggiungere ai suoi getti l’incredibile velocità di ben 78.000 km al secondo (7,8E+7 metri al secondo), vale a dire il 26% della Velocità della Luce.

 

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E’ quindi essenziale, prima di tutto, comprendere la possibile unificazione di due grandi Leggi della Fisica: quella di Einstein e quella di Plank.

 

Secondo Einstein, per il Campo energetico gravitazionale di massa peso, l’Energia è:

 E = m x C2 (massa peso moltiplicato Velocità della Luce al suo Quadrato).

 

Secondo Plank, per il Campo energetico di Radiazione, l’Energia è:

 

E = h x N (Costante di Plank moltiplicata per la Frequenza N), dove N è il numero di onde che passano in un secondo attraverso una determinata regione.

 

E’ merito di Cassani aver eguagliato queste due formule (2).

 

Eguagliate fra loro, m x C2 = Costante di Plank x N, esse vengono poi interpretate in funzione della Lunghezza d’onda (lambda), essendo Lambda pari a Velocità della Luce (C) DIVISO Frequenza (N).

 

Formula unificatrice di Cassani: massa = Costante di Plank DIVISO Lambda x C

 

Tale eguaglianza fornisce il valore della massa ottenuta in base alla ben nota Costante di Plank DIVISA per il prodotto della “Lunghezza d’onda delle Onde gravitazionali del Campo energetico di massa peso” (Lambda) MOLTIPLICATO per la Velocità della Luce (C).

 

E’ importante sottolineare che nel modello einsteniano la velocità dei Fotoni di Luce è sempre identica alla misura di 300.000 chilometri al secondo (3E+8 metri/sec) e che tale misura è sempre la stessa anche nel caso delle Onde gravitazionali.

 

Interpolando le formule precedenti, troviamo anche:

 

Lambda = Costante di Plank DIVISO massa x C

 

Costante di Plank   = massa x Lambda x C

 

C = Costante di Plank DIVISO massa x Lambda

 

Il modello fisico che ne deriva, quello della “Teoria del Campo Ondulatorio” di Cassani (2), contiene tutti i termini per descrivere la natura ondulatoria della massa peso e del suo Campo energetico gravitazionale, permettendo così una precisa identificazione della massa peso come espressione delle Onde gravitazionali, meglio note come “Onde fantasma”, oppure come “Onde di Einstein” (2).

 

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Come precedentemente affermato, se la creazione di materia risultasse di quantità moderata, un qualsiasi Corpo Celeste potrebbe evitare un’eccessiva concentrazione di questa nuova massa al suo interno, ponendosi in moto rotatorio, ciò allo scopo di allontanare dal suo Centro gravitazionale questo “surplus” di materia prodotta, sfruttando l’azione centrifuga, e dando forse così una spiegazione allo strano fenomeno di Giove e di Saturno che ruotano sul loro asse Nord-Sud a velocità altissime rispetto a tutti gli altri Pianeti, e cioè di sole 10 (dieci) ore rispetto alle 24 ore di Marte o della Terra, come se fossero due piccolissime Stelle in formazione, nate da Undici Mila anni (1), a seguito di un catastrofico Evento, e che descriveremo sommariamente al Cap. 33, riguardo allo “scorticamento” di Marte (1).

 

Pur ruotando attorno al Sole rispettivamente in 12 anni e 30 anni, Giove e Saturno girano attorno ai loro rispettivi “Axis Mundi” in appena 10 (dieci) ore rispetto alle circa ventiquattro ore della Terra o di Marte, ai 248 giorni di Venere, o ai due mesi di Mercurio, muovendo così immense masse gassose, caoticamente spinte da gigantesche perturbazioni atmosferiche che l’esame spettroscopico ha dimostrato formate da Metano e da Ammoniaca.

 

L’aspetto inquietante è però quello che sembrerebbe avvenire all’interno di entrambi i Pianeti, i quali sembrano registrare una temperatura interna di oltre centomila gradi, emettendo flussi calorici simili a quelli ipotizzabili da reazioni termo-nucleari a base di Idrogeno e di Elio, e rendendoli quindi, “de facto” come due piccole stelle già accese, e la cui “data di nascita”, secondo la mia personale opinione (1), potrebbe essere fatta risalire a Undici Mila anni fa, sulla base di quanto da noi discusso al Cap. 33 in merito allo strano “scorticamento” di Marte (1), descritto dagli Antichi.

 

Questi due Pianeti, aumentando la velocità delle loro rotazioni sull’asse Nord-Sud, riuscirebbero quindi a ridistribuire la nuova materia in eccesso verso l’esterno, per Forza centrifuga, ottenendo così una diminuzione della densità al loro centro gravitazionale super-caldo (1).

 

Inoltre, espellendo la nuova materia appena prodotta lungo le linee di minore energia che si trovano proprio sull’asse di rotazione Nord-Sud, riuscirebbero ad ottenere una ulteriore diminuzione di densità di materia al loro centro (1).

 

Nel cuore di Saturno o di Giove le due reazioni potrebbero essere quindi concomitanti, così questi due Pianeti, o ex-Pianeti, verrebbero costretti ad una rotazione sui loro rispettivi Axis Mundi sempre più veloce (1).

 

Tutto ciò sarebbe particolarmente evidente nel caso di Saturno, che risulta troppo appiattito dalla Forza centrifuga, forse allo scopo di utilizzare il suo asse di rotazione come via preferenziale per l’espulsione della materia creata al suo centro, poiché in questo modo essa viene eiettata lungo la strada di minima energia, aiutandolo quindi ad una maggior ridistribuzione volumetrica della materia prodotta in eccesso, e quindi una minore densità di Idrogeno atomico e di Deuterio (1).

 

Questo schiacciamento lo ha finora abbassato fin quasi a portarlo ad appena diecimila chilometri di distanza da quel famoso limite estremo, pari al cinquanta per cento della linea equatoriale, superato il quale, qualsiasi Pianeta tenderebbe ineluttabilmente a sfaldarsi, come un “…gigantesco gelato alla crema finito dentro una centrifuga…”, determinando così la disseminazione di enormi quantità di materia planetaria in tutto il Sistema Solare (1).

 

Per quanto possa sembrare assurdo, Giove e Saturno potrebbero essere quindi due piccole stelle già nate (1), e giungiamo così alla “Teoria del Tutto”.

 

In questo quadro, ben delineato da Cassani, risulterà allora facile comprendere il meccanismo sottile che sta alla base della formazione di nuova Materia, e questo dalla semplice fusione delle due Evolventi Sferiche che caratterizzano da un lato l’Elettrone e dall’altro il Positrone, perfettamente speculari fra loro (2).

 

Sappiamo che, in genere, questi due potenti Campi di Energia, emessi da un Elettrone e da un Positrone, si annichiliscono fra loro, emettendo raggi gamma da 511 keV, con la conseguente scomparsa del Positrone e dell’Elettrone…

 

Secondo Cassani (2) si ritiene che, in un certo numero di casi, dalla loro interazione si possa invece formare un vero e proprio Elettrone, senza annichilazione dei due “genitori” …

 

Cioè nuova Materia.

 

Siamo quindi di fronte ad un nuovo concetto, che nega la vecchia affermazione di Catechesi scolastico-ortodossa secondo cui “Nulla si crea e nulla si distrugge”.

 

Studiando quindi cosa potrebbe realmente avvenire quando nei Laboratori di Ricerca si registra l’annichilazione fra un Positrone ed un Elettrone, giungiamo all’ipotesi che, in un numero molto limitato di casi, ma comunque importante, anziché scomparire, annichilendosi fra loro, i due Fronti d’Onda dovrebbero provocare invece la nascita di un nuovo Elettrone o di un nuovo Positrone, dove quest’ultimo, però, non sopravviverà data la costante presenza nell’ambiente di Elettroni (1).

 

E sarebbe questa, forse, la vera chiave della “Teoria del Tutto”.

 

Dott. Giuseppe Nacci

Trieste, Italy,

5th July 2021,

Biden’s Hera First Year

 

Bibliografia essenziale:

 

1 Giuseppe Nacci: “Fisica Eretica: Flusso Catalizzatore Deuterio-Palladio sotto Campo Magnetico Pulsato. Quarta Edizione Luglio 2021, Pag. 388.

 

  1. Walter Cassani “Albert aveva ragione: Dio non gioca a dadi, edizioni Pendragon, Bologna, Demetra s.r.l., Colognola ai Colli, VR

 

  1. Fleischmann M. and Pons S.: Electrochemically induced nuclear fusion of Deuterium, J. Electroanal. Chem., 261, 1989, pag. 301.

 

  1. Roberto Germano, “Fusione Fredda. Moderna Storia d’Inquisizione e di Alchimia”, Bibliopolis, Edizioni di Filosofia e Scienze, Napoli, Via Arangio Ruiz 83.

 

Biografia dell’Autore

 

Giuseppe Nacci nasce a Trieste nel 1964. Laureatosi in Medicina e Chirurgia a Trieste nel 1991, si specializza successivamente in Medicina Nucleare presso l’Università di Milano. Nel 2000 pubblica il libro “La Terapia dei Tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare”, in vista di un possibile impiego dell’isotopo radioattivo in Adroterapia, e di cui ottiene il Brevetto di produzione per la molecola Gadolinio 159-Biotina (No. 01313103).

 

Ma la Vita è mutevole nei suoi accadimenti, e nel 2001 vicende improvvise e drammatiche lo costringono a rivedere completamente le proprie cognizioni di MEDICINA, portandolo su un nuovo e diverso percorso, che lo obbliga a dieci lunghi anni di studio nel campo della BOTANICA, e più precisamente nell’impiego delle Piante Medicinali FRESCHE per indurre l’Apoptosi nelle cellule umane tumorali maligne, caratterizzate, come noto, da Aberrazioni cromosomiche (mutazioni genetiche).

 

Nel 2009/2010, presso la Facoltà di Farmacia dell’Università di Siena, consegue il Master di Secondo Livello in Fitoterapia con la TESI in ambito oncologico “Dodici Casi clinici di Terapia Metabolica” (www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ).

 

L’esperienza medica sul campo, presso un piccolo ambulatorio privato di Trieste, benchè arricchita nel 2007 dalla pubblicazione del libro “Diventa Medico di Te Stesso” della “Editoriale Programma” di Treviso, si conclude nell’Aprile del 2011, quando il dott. Giuseppe Nacci cessa di prendere in cura pazienti, a seguito dell’entrata in vigore, dal primo Maggio 2011, delle nuove leggi dell’Unione Europea che proibiscono, da allora, proprio l’uso terapeutico delle Piante Medicinali FRESCHE.

 

Rimangono così due libri di questa lunga e sofferta esperienza “sul campo”: “Guariti dal Cancro senza Chemio: 23 casi clinici documentati di guarigione” e “Cancer Therapy: 23 Clinical Cases of Malignant Tumours cured without Chemo-Therapy”, entrambi pubblicati dalla “Editoriale Programma” di Treviso, accanto ad un libro sulla minaccia rappresentata in tutto il mondo dalle centrali nucleari (“Centrali nucleari: Chernobyl, Krsko, Fukushima. Conoscere il passato per preservare il futuro”, e un libro sul diabete (“Come affrontare il Diabete”), anche questi pubblicati presso la “Editoriale Programma” di Treviso.

 

Dal 2013 riprende i suoi vecchi studi di Geologia, di Astronomia e di Greco antico, che aveva trascurato dopo i tempi del Liceo e dell’Università, affrontando così il grande mistero dell’ATLANTIDE, analizzato dal punto di vista scientifico.

 

 Di esso è uscito nel 2018, sempre presso la “Editoriale Programma” di Treviso, il primo dei cinque libri previsti sull’argomento: “L’Ultima Guerra di Atlantide, Vol. Primo: il Mondo Perduto”, 364 pagg.

 

Nel Maggio 2020 ha pubblicato il libro Primo Maggio 2011, la lunga Notte (90 pagine), scaricabile gratuitamente da INTERNET (www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ), anche in versione inglese (First May 2011, the long Night).

 

Altri siti in merito al libro Primo Maggio 2011, la lunga Notte (90 pagine), scaricabile gratuitamente da INTERNET:

http://www.docplayer.it/195054187-Primo-maggio-2011-la-lunga-notte.html

www.docplayer.it/195054187-Primo-maggio-2011-la-lunga-notte.html

http://docplayer.it/195054187-Primo-maggio-2011-la-lunga-notte.html

 

ll 3 Gennaio 2021, a seguito di ripetute scosse sismiche a Petrenja, vicino Zagabria, pubblica sul Sito INTERNET “Ambiente Bio” un breve documento in lingua italiana sulla minaccia rappresentata dalla centrale nucleare slovena di Krsko, con ALLEGATO testo in ENGLISH Threat of nuclear power Station of Krsko, del 2008, di 132 pagine, completo di immagini e mappe a colori.

 

Nel Febbraio 2021 pubblica in INTERNET il Libello di 28 pagine “Il Segreto di Venezia”, e un secondo Libello, di 12 pagine, “La Legge dei Rommunes”.

 

Nel Maggio 2021 ha pubblicato in PDF, liberamente scaricabile da diversi Siti INTERNET, il libro in ENGLISH “Nacci 2021 Threat of Krsko”, 150 pagine, ampliato in diverse sue parti rispetto alla precedente versione del 2008, in particolare riguardo ai danni genetici di Chernobyl.

 

Nel Febbraio/Maggio 2021 pubblica in INTERNET il libro in Italiano “Fisica Eretica. Flusso Catalizzatore di Deuterio-Palladio sotto Campo Magnetico Pulsato”, (www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ).

 

Il 15 Giugno 2021 pubblica sul Corriere di San Severo un breve documento tecnico-scientifico di 12 pagine intitolato “FUKUSHIMA 2021. RISCHIO PIKA-DON”, in seguito ripreso anche da altri Siti INTERNET

https://www.corrieredisansevero.it/2021/06/15/fukushima-2021-rischio-pika-don-di-giuseppe-nacci-di-trieste/  http://www.radical-bio.com/geopolitica/fukushima-2021-rischio-pika-don/

www.pieronuciari.it/wp/nacci/

 

Biography of Author

 

Giuseppe Nacci was born in Trieste in 1964. He achieved his medical Degree in Trieste in 1991 and later specialised in Nuclear Medicine at the University of Milano. In 2000 He published the Book “La Terapia dei Tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare”, with a view to a possible Use of the Radioisotope in Adro-Therapy. He also obtained the Patent for molecule Gadolinium 159-Biotin (No. 01313103).

 

But Life is ever-changing, and in 2001 sudden, tragic Events forced him to rethink completely his own Knowledge of MEDICINE, steering him to a new, different Path.

 

He spent ten long Years studying BOTANY, and more specifically the Use of FRESH medicinal Plants in Apoptosis Induction in human malignant cancer Cells, which are characterised by chromosome Aberrations (genetic Mutations).

 

In 2009/2010, in the Farmacology Faculty of Siena University, He has got the Second Level’s Fitotherapy Master, with a oncological Thesis “Dodici Casi clinici di Terapia Metabolica”.

 

He honed his medical Skills on the Field, at a small private Clinic in Trieste, but, although He enriched his Curriculum in 2007 with his Book “Diventa Medico di Te Stesso”, published by “Editoriale Programma” from Treviso, his practice came to an End in April 2011, when Dr. Giuseppe Nacci stopped seeing Patients, as the new EU Regulations forbidding therapeutic Use of FRESH medicinal Plants came into Effect on the First May 2011.

 

This long, tormented “on the field” Experience begot two Books: “Guariti dal Cancro senza Chemio: 23 casi clinici documentati di guarigione” and “Cancer Therapy: 23 clinical Cases of malignant Tumours cured without Chemo-Therapy”, Books published by “Editoriale Programma” from Treviso, beside a Book on the worldwide Threat of nuclear power Stations (“Centrali nucleari: Chernobyl, Krsko, Fukushima, e dopo. Conoscere il passato per preservare il futuro”, and a Book on Diabetes (“Come affrontare il Diabete”), which were also published by “Editoriale Programma” in Treviso.

 

In 2013 He resumed his Studies in Geology, Astronomy and ancient Greek, which He had unfortunately neglected after Secondary School and University, thus tackling the great Mystery of ATLANTIS from a scientific Point of View. “Editoriale Programma” from Treviso published in 2018 the first of five Books on the Topic: “L’Ultima Guerra di Atlantide, Vol. Primo: il Mondo Perduto”, 364 pages).

 

In May 2020 He has published the E-BOOK in ITALIANO Primo Maggio 2011, la lunga Notte (90 pagine), and in ENGLISH (First May 2011, the long Night), free available from INTERNET (www.pieronuciari.it/wp/nacci  ).

 

In February/May 2021 has published in INTERNET the italian E-BOOK “Fisica Eretica. Flusso Catalizzatore di Deuterio-Palladio sotto Campo Magnetico Pulsato”,

 (www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ).

 

In May 2021 has published in PDF, on INTERNET Site www.pieronuciari.it/wp/nacci/ , the E-BOOK in ENGLISH Nacci 2021 Threat of Krsko, of 150 pages.

 

 

 

Biographie von Author

 

Giuseppe Nacci wurde 1964 in Triest geboren. Nach seinem Studienabschluss in Medizin und Chirurgie 1991 in Triest spezialisierte er sich anschliessend an der Universitat Mailand auf dem Geblet der Nuklearmedizin.

 

Im Jahr 2000 veroffentlicht Dr. Nacci sein Buch “La Terapia dei Tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare”, im Hinblick auf einen moglichen Einsatz des radioaktiven isotops in der Hadronen-Therapie, wofur er das Herstellungspatent fur das Molekul Gadolinium 159-Biotine erwirbt (No. 01313103).

 

Das Leben gestaltet sich jedoch oft eigenwillig und 2001 zwingen ihn unvorhergesehene und dramatische Ereignisse, seine Auffassung von MEDIZIN vollstandig zu uberdenken und lassen ihn einen neuen, vollig anderen Weg einschlagen. Die nachsten 10 Jahre widmet er sich intensiv dem Studium der BOTANIK, im Speziellen untersucht er den Einsatz von FRISCHEN Heilpflanzen, die eine Apoptose von bosartigen Krebszellen beim Menschen einleiten. Letztere sind bekanntermassen von Veranderungen der Chromosomen (Genmutation) gekennzeichnet.

 

In 2009/2010, in the Farmacology Faculty of Siena University, He has got the Second Level’s Fitotherapy Master, with a oncological Thesis “Dodici Casi clinici di Terapia Metabolica”.

 

Seine medizinishe Erfahrung auf diesem Gebiet, die er in seiner kleinen Privatpraxis in Triest weitergibt und die 2007 durch die Veroffentlichung von “Diventa Medico di Te Stesso” beim Verlag “Editoriale Programma” in Treviso zusatzlich bereichert wird, geth jedoch zu Ende, als Dr. Nacci im April 2011 die Patientenbetreuung aufgeben muss, nachdem neue EU-Gesetze ab 1.

 

Mai 2011 den therapeutischen Einsatz von FRISCHEN Hellpflanzen verbieten. Zwei Bucher zeugen dennoch von dieser langen und hart erkampfen Erfahrung in diesem Bereich: “Guariti dal Cancro senza Chemio: 23 casi clinici documentati di guarigione” und “Cancer Therapy: 23 Clinical Cases of Malignant Tumours cured without Chemo-Therapy”, beide erschienen im Verlag “Editoriale Programma”.

 

Ausserdem bringt derselbe Verlag zwei weitere seiner Bucher heraus: Ein Buch uber die weltwelte Bedrohung durch Atomkraftwerke (“Centrali nucleari: Chernobyl, Krsko, Fukushima, e dopo. Conoscere il passato per preservare il futuro”, und eine Publikation zum Thema Diabetes (“Come affrontare il Diabete”).

 

Ab 2013 nimmt Dr. Nacci seine seit Universitats und Gymnasialzeiten leider vernachlassigten Studien der Geologie, Astronomie und des Altgriechischen wieder auf und befasst sich nun mit dem grossen Mysterium un ATLANTIS, wobel er es vom naturwissenschftlichen Standpunkt aus analiysiert. Dazu ist kurzlich wieder bei dem genannten Verlag das erste von funf zu diesem Thema vorgesehenen Buchern ershienen: “L’Ultima Guerra di Atlantide, Vol. Primo: il Mondo Perduto”, 364 S.).

 

Im Jahr 2020 veroffentlicht Dr. Nacci sein Buch Primo Maggio 2011, la lunga Notte (90 pagine), auch in ENGLISH (First May 2011, the long Night). AVAILABLE GRATIS from INTERNET (www.pieronuciari.it/wp/nacci/  ).

 

Im Jahr 2021 veroffentlicht Dr. Nacci sein Buch in INTERNET “Fisica Eretica. Flusso Catalizzatore di Deuterio-Palladio sotto Campo Magnetico Pulsato”.

(www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ).

 

DUTCH. Biografie van Auteur

 

Giuseppe Nacci is in 1964 geboren. In 1991 studeert hij aan de Universiteit van Trieste af in geneeskunde en volgt dan de olpeiding medisch specialist in nucleaire geneeskunde aan de Universiteit van Milaan. In 2000 publiceert hij het boek “La Terapia dei Tumori con Gadolinio 159 in Risonanza Magnetica Nucleare”, met het doel deze radioactieve isotoop in Hadron-Therapie te gebruiken. Hij vervolgens octrooi op de productie van Gadolinium 159-Biotine (No. 01313103).

 

In 2001 wordt hij door plotselinge en dramatische gebeurtenissen genoopt zijn MEDISCHE kennis te herzien, om een niew en ander parcours in te slaan.

 

Hij studeert dan tien jaar lang BOTANICA, waarbij hij zich vooral richt op het gebruik van VERSE medicinale planten om Apoptose te veroorzaken in kwaadaardige kankercellen, die door chromosoomafwijkingen gekenmerkt worden.

 

Op dit gebied doet hij ervaring op in een particuliere artsenpraktijk in Trieste, wat onder meer in 2007 uitmondt in de publicatie van het boek “Diventa Medico di Te Stesso”, uitgebracht door “Editoriale Programma” in Treviso.

 

In 2009/2010, in the Farmacology Faculty of Siena University, He has got the Second Level’s Fitotherapy Master, with a oncological Thesis “Dodici Casi clinici di Terapia Metabolica”.

 

In April 2011 houdt dokter Giuseppe Nacci op met patientenzorg, omdat er in de Europese Unie nieuwe wetten in werking zijn getreden die het gebruik van VERSE medicinale planten verbieden.

 

Van zijn lange ervaring op dit gebied blijven er hoe dan ook twee boeken over: “Guariti dal Cancro senza Chemio: 23 casi clinici documentati di guarigione” en “Cancer Therapy: 23 Clinical Cases of Malignant Tumours cured without Chemo-Therapy”, die beide zijn uitgebracht door “Editoriale Programma” in Treviso.

 

 Ook heeft hij een boek gepubliceerd over de dreiging die in de hele wereld uitgaat van kerncentrales (“Centrali nucleari: Chernobyl, Krsko, Fukushima, e dopo. Conoscere il passato per preservare il futuro”), alsook een boek over diabetes (“Come affrontare il Diabete”), die eveneens bij “Editoriale Programma” in Treviso zijn gepubliceerd.

 

Sinds 2018 hervat hij de studie van Geologie, Astronomie en Oud-Grieks: vakken die hij helaas had verwaarloosd sedert de Universiteit en het Lyceum. Dit heeft hem ertoe gebracht het oude mysterie van ATLANTIS aan te snijden, met een analyse vanuit een wetenschappelijke invalshoek.

 

Zojuist is bij “Editoriale Programma” het eerste boek uitgebracht van de vijf over dit onderwerp geplande boeken: “L’Ultima Guerra di Atlantide, Vol. Primo: il Mondo Perduto”, 364 pages).

 

In May 2020 publiceert hij het boek en ITALIANO Primo Maggio 2011, la lunga Notte (90 pagine), een in ENGLISH (First May 2011, the long Night), twee boeken free available from INTERNET (www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ).

 

In February-July 2021 publiceert hij het boek en INTERNET “Fisica Eretica. Flusso Catalizzatore di Deuterio-Palladio sotto Campo Magnetico Pulsato”, (www.pieronuciari.it/wp/nacci/ ).

 

Circa l'autore

Peppe Nacci

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