FISIO EVIDENZE del Dott. Raffaele Tafanelli

Colonna “disallineata” e mal di schiena

Scritto da Raffaele Tafanelli
Spesso chi soffre di mal di schiena va incontro ad una deviazione laterale e temporanea (che si risolve in giorni o settimane) della colonna, molto simile alla scoliosi idiopatica adolescenziale, eppure di origine molto diversa. Questo fenomeno viene definito, in letteratura, scoliosi antalgica (o shift nei Paesi anglofoni). Scoliosi, appunto, perchè c’è una deviazione laterale della colonna; antalgica perchè l’organismo attua questa postura scoliotica per ridurre il dolore in fase acuta.

I segni di questa manifestazione clinica sgradevole sono: il bacino disallineato (un emibacino più alto dell’altro), un arto atteggiato in leggera flessione e ruotato esternamentente (soprattutto se presente sciatalgia) e la colonna marcatamente deviata su un lato. La diagnosi differenziale è piuttosto semplice: la correzione temporanea di una scoliosi strutturata non causa dolore, al contrario anche la minima correzione di una scoliosi antalgica causa mal di schiena più o meno severo.

Le domande frequenti dei pazienti con scoliosi antalgica sono invece 5:

  1. “Cosa ha causato questa deviazione della schiena?”

2. ” Dottore perchè mi sento disallineato dopo che sono rimasto con la schiena bloccata?”

3. “Perchè ho dolore quando cerco di raddrizzarla? “

4. ” Non è che il mio mal di schiena è forse causato da questo disallineamento della colonna?”

5. “Cosa posso fare per tornare dritto/a”

Cercherò di rispondere in maniera sintetica a queste domande

(Domande 1 e 2) CAUSE DELLA SCOLIOSI ANTALGICA

La causa della scoliosi antalgica è da ricercare in un atteggiamento protettivo (antidolorifico) del sistema nervoso che cerca di alterare la posizione della colonna; in tal modo la fonte da cui origina maggiormente il dolore viene irritata il meno possibile.

Un tempo si pensava che una scoliosi antalgica verso sinistra indicasse un’ ernia discale lombare postero-laterale destra (opposta alla sede dell’inclinazione) e viceversa (attegiamento di scarico in decompressione) poi si è constatato che circa un quinto dei pazienti con ernia discale lombare postero-laterale ha uno shift (o scoliosi antalgica) sullo stesso lato dell’ernia.

(Domanda 3) EVITARE DI CORREGGERE LA POSTURA IN SHIFT NEI PRIMI GIORNI PER NON AGGRAVARE IL MAL DI SCHIENA

Quindi stabilito che si è realmente “disallineati” (e non è solo una sensazione) si deve aggiungere che, in acuto, non si deve cercare di correggere questa postura, per non aggravare ulteriormente la situazione. Si ha dolore nel cercare di correggerla in quanto l’organismo ha attuato questa postura in modo strategico e funzionale all’evitamento di ulteriore irritazione (a scopo antalgico appunto). Non è quindi una scoliosi strutturata (come quelle adolescenziali) ma solo un meccanismo intelligente di difesa.

(Domanda 4) LA SCOLIOSI ANTALGICA E’ CONSEGUENZA DI MAL DI SCHIENA, NON LA CAUSA

Al contrario di ciò che si ritiene a livello popolare, la scoliosi non causa mal di schiena almeno nelle forme lievi o medie (meno di 30 gradi Cobb). Nessun adolescente, con scoliosi lieve o media, da grande soffrirà di mal di schiena a causa della scoliosi. Questa associazione errata (scoliosi dolore) nasce dal fatto che circa l’85% della popolazione soffrirà una o più volte di mal di schiena nel corso della propria vita e, naturalmente, in questo 85% ci sono molti pazienti con scoliosi media o lieve strutturata comparsa durante l’adolescenza.

E’ piuttosto vero il contrario: a volte il mal di schiena produce una scoliosi antalgica piuttosto brutta da vedere, che tende a scomparire spontaneamente nell’arco di una o due settimane, se il sintomo dolore scompare.

(Domanda 5) COSA SI PUO’ FARE PER TORNARE DRITTI ?

Si deve prima di tutto rispettare la deviazione della schiena senza cercare di “addrizzarsi” con posture “fai da te” , per poi intraprendere un percorso di trattamento fisioterapico manipolativo e di esercizio al fine di ridurre drasticamente dolore e rigidità e ripristinare gradualmente la normo-postura.

Circa l'autore

Raffaele Tafanelli

Fisioterapista di esperienza presso Fisio@RT a San Severo

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