FISIO EVIDENZE del Dott. Raffaele Tafanelli

Soffri anche tu della sindrome del Signor Burns ?

Scritto da Raffaele Tafanelli

Non cercare in rete questa sindrome perchè non esiste… Tuttavia, nel corso della mia attività professionale, ho trattato molti pazienti che avevano una o più caratteristiche posturali e comportamentali del Signor Burns.

Soffri di quella che chiamo scherzosamente sindrome del Signor Burns se hai almeno 3 di queste 5 caratteristiche:

  1. Postura atteggiata in chiusura con sguardo rivolto sul pavimento,
  2. Scarsa vitalità, pallore e sensazione di non avere abbastanza fiato per svolgere tutte le mansioni che la vita richiede
  3. Dolori in più articolazioni, spesso cronici, mal localizzati, difficili da descrivere e diffusi
  4. Scarsa voglia di praticare attività fisica, per presunta carenza di tempo
  5. Attività lavorativa svolta prevalentemente alla scrivania

In realtà, se sei un soggetto con sindrome del signor Burns potresti essere per di più sovrappeso (al contrario del personaggio dei Simpson), a causa della ridotta attività motoria e del consumo fuori orario di spuntini ipercalorici.

Ma quali sono le cause di questo insieme di segni e sintomi ?

Le 2 principali cause sono:

a. la postura protratta in posizione di chiusura -spesso correlata all’attività lavorativa alla scrivania- che penalizza il muscolo diaframma e comporta una respirazione superficiale e ad alta frequenza, oltre a comportare problemi alla zona dorsale e al collo.

b. la sedentarietà che abbassa la soglia di percezione del dolore, oltre a ridurre la capacità di articolazioni e muscoli di sopportare il fisiologico lavoro biologico a cui devono sottoporsi.

Se a ciò uniamo una scarsa propensione a ritagliarsi il tempo per praticare una sana attività motoria il quadro clinico è chiaro.

Cosa fare se soffri di sindrome del Signor Burns ?

Dal punto di vista fisioterapico:

  1. dovresti riapprendere a respirare correttamente e a mobilizzare -in inspirazione ed espirazione- buoni volumi d’aria, sfruttando al massimo il diaframma, muscolo cardine della respirazione,
  2. dovresti associare questi esercizi  -di mobilizzazione diaframmatica- a  movimenti in apertura, possibilmente da supini,  che contrastino quella che è la postura prevalente giornaliera e attivino i muscoli retratti,
  3.  dovresti mobilizzare (attivamente) efficacemente la colonna dorsale, spesso ipomobile in posizioni di estensione.

Dal punto di vista generale è invece il caso che tu comprenda l’importanza dell’attività motoria che, oltre ad essere un potentissimo antidolorifico naturale, ha il potere di incrementare la tua produttività.

Quello che ho notato, infatti, è che spesso i soggetti con sindrome del Signor Burns ritengono -erroneamente- che lo sport e le attività motorie sottraggano tempo alle attività quotidiane importanti come lavorare o prendersi cura della gente che si ama.

Se soffri di sindrome del Signor Burns è importante che tu capisca che le ricerche mostrano invece il contrario.

Fare uno sport che piace, almeno 3 volte a settimana per 50 minuti a media intensità:

  1. incrementa mostruosamente la produttività giornaliera e la performance lavorativa,
  2. migliora il sonno e il tono dell’umore (sei più felice e hai più voglia di vivere)  e a ridurre il sovrappeso,
  3. permette di migliorare la propria qualità di vita permettendoci poi di essere di reale aiuto  alla gente che amiamo.

A conti fatti è conveniente abbandonare questo stile comportamentale alla Signor Burns, muoversi un po’ di più e capire che una salute migliore è il pilastro di una vita più piena.

Raffaele Tafanelli, Fisioterapista iscritto all’ordine 

Circa l'autore

Raffaele Tafanelli

Fisioterapista di esperienza presso Fisio@RT a San Severo

Lascia un Commento